Rimedi naturali per il mal d'auto

Sabato 02 Agosto 2014

Gaia soffre di mal di macchina selettivo. Cioè: non sta male sempre, sta male solo quando si va in montagna, sulle strade piene di curve che portano ad alta quota.

Non sono le curve e basta: quelle non sono un problema. Non sono neanche i viaggi lunghi: se si sta in pianocanta, balla, e chiacchiera (eccome se chiacchiera) per tutto il viaggio. 

Non sono neanche le curve montane: scendendo dalla stessa montagna la cui salita l’aveva tramortita può tranquillamente mangiarsi un panino con la salsiccia senza che succeda nulla (fatto).

Ma salire in montagna quello no, quello la distrugge. I sintomi sono chiari e riconoscibili, parte con un silenzio sospetto, che si trasforma in un “ho male alle orecchie” (cosa che all’inizio ci faceva sempre pensare ad un’otite) per trasformarsi poi in un “Ho mal di pancia mi viene da vomitare” e la nostra immediata sosta.

La poverina poi, come se non bastasse il malessere deve pure condividere lo spazio con un fratello che, incurante dei suoi dolori, passa l’intero viaggio a masticare biscotti e bere succhi di frutta.

Abbiamo provato con i braccialetti quelli che, tramite la pressione della vena all’interno del polso, dovrebbero ridurre la nausea. Hanno sortito un unico effetto: indispettire al massimo il fratello che ha cominciato a fingere di stare male pur di mettere anche lui i preziosi orpelli. La nausea è comparsa e una sosta l’abbiamo dovuta fare lo stesso.

Ecco una serie di rimedi naturali contro il mal d'auto. Alcuni hanno funzionato, altri meno, immagino sia soggettivo quindi li segno qui tutti per voi.

1. Fare uno spuntino leggero prima di partire. Fare un viaggio a stomaco vuoto è una pessima idea, come pure partire troppo pieni, il giusto sta nel mezzo. Uno spuntino leggero con qualche crackers, un frutto, un paio di biscotti secchi. Tutte cose che all’occorrenza si possono tenere a portata di mano da sgranocchiare durante il viaggio.

Importante è evitare bevande gassate, succhi troppo zuccherati e latte.

2. Ascoltare musica: cantare canzoncine tutti insieme distrae dal senso di nausea. Ma bisogna cantare e divertirsi davvero, altrimenti non funziona.

3. Il mal di macchina è dato dal moto ondulatorio, la vista non riesce ad adattarsi e questo aumenta la sensazione di disagio. Le scelte sono 2: o si guarda il panorama (dite al bambino di  focalizzare un punto fermo nel paesaggio, questo aiuta a mantenere la stabilità. Potete provare a proporre giochi del genere “cosa vedi” e farvi raccontare il paesaggio. Lo aiuterà a distrarsi e a focalizzare l’attenzione su un punto fermo), oppure convincetelo a tenere gli occhi chiusi (l’ideale sarebbe dormire, ma nessun bambino, almeno che io sappia, dorme a comando... quindi...). Scontatissimo da dire ma al bando libri e giochi elettronici. La sensazione di vertigine osservando le parole aumenta sensibilmente!

4. Anche l’aria aiuta. L’ideale è fare tante pause, cosa che però, in montagna non sempre è possibile. Un’alternativa è tenere il finestrino un po’ aperto. A Gaia fa bene l’aria sui polsi: quando inizia ad avere “male alle orecchie” le faccio mettere una mano fuori dal finestrino e un po’ aiuta. La cosa non è scientifica e non c’è un reale motivo per cui debba funzionare... ma tant’è...

5. Tenete a portata di mano lo zenzero! Che sia un biscotto, una caramella, o una tisana, lo zenzero aiuta a prevenire la nausea. Preparate i biscotti a casa e poi mangiateli durante i viaggio. Saranno ancora più buoni!

6. Anche la menta fresca è un alleato per combattere la nausea. In più un infuso di menta con un cucchiaino di miele lasciato raffreddare disseta e rinfresca: la bevanda ideale per le giornate estive.

Questi sono tutti rimedi naturali, a costo (quasi) zero e senza controindicazioni. Se non riuscite a trovare un rimedio prima di andare sul chimico si può provare con l'omeopatia o la fitoterapia... ma intanto che sperimentate, tenete a portata di mano i sacchetti! 


Stefania D'Elia Stefania D'elia su Facebook

Stefania D'Elia

Sono mamma di 2 bambini di 5 e 3 (quasi) anni. Sono stata per anni un’impiegata, poi un licenziamento e la mia vita è cambiata.

Ho scelto di cavalcare gli eventi e ho iniziato a scrivere; di me, di noi, delle mamme. Ho gestito per mesi un magazine on-line, ho un blog personale e scrivo articoli che parlano di donne e famiglia su www.trentoblog.it e ora sono alla ricerca di nuove sfide.