Mamma single: una scelta per tutta la vita
Certe persone si conoscono semplicemente perché deve essere così. Credo sia questo il motivo per cui Rossana è comparsa sulla mia bacheca giusto una manciata di giorni prima che uscisse l'articolo, che avevo scritto con Veronica, sulla differenza di una famiglia "tradizonale" (mamma mia quanto mi mette i brividi questo termine) e la sua famigla composta da 2 mamme.
Rossana dopo aver letto l'articolo mi ha chiesto se volevo conoscere la sua storia di mamma single per scelta. Non solo l'idea mi piaceva, ma l'ho adorata. Ho pensato a quanto è importante parlare di tutte le famiglie. Per far capire che non esiste un modo giusto (e mille di sbagliati) per stare insieme. Che famiglia è un termine che racchiude milioni di sfumature diverse e Rossana mi stava dando la possibilità di coglire una di queste sfumature.
Ho pensato a quanto questo articolo può essere d'aiuto a quelle mamme che da sole lo sono per imposizione, non per scelta, perché sentirsi meno sole è sempre un aiuto.
Mi ha fatto rabbrividire raccontandomi che qualcuno definisce la sua famiglia "zoppa", io non credo che esistano famiglie zoppe, ma nel caso ne trovassi una, di sicuro non è la sua: con la sua forza e vitalità Rossana è un turbine di positività.
Le domande che avevo erano tantissime: quando e come hai deciso che volevi diventare mamma? Hai ponderato la scelta o agito d'istinto? Cosa pensano i tuoi bambini? Come sono le tue giornate? Pochi spunti da cui è partita a raccontare. Ed ecco cosa ne è uscito.
Nel 2008, 37enne, dopo 5 anni da pendolare Italia-Cina come tecnico di produzione di calzature, ho iniziato a sentirmi intrappolata in una vita incompleta e ho realizzato che se avessi aspettato di trovare l'uomo della mia vita prima di diventare mamma rischiavo di arrivare alla menopausa. E che in ogni caso avrei fatto una cosa contro la mia natura.
Non vorrei passare per superficiale; ma in una settimana ho deciso tutto. Ho cercato sul web le cliniche da contattare fra Danimarca, Spagna e Repubblica Ceca. In questi Paesi infatti era possibile praticare un’inseminazione ad una donna single. Per una questione di fiducia sono finita nella Repubblica Ceca, nella clinica Reprofit di Brno: il dr. Machac era perfetto per noi! Ho anche scoperto che la città di Brno è una delle più all’avanguardia per quel che riguarda fecondazione e inseminazione artificiale.
Mi è stata consigliata una fecondazione eterologa selettiva e non un'inseminazione che garantisce meno risultati positivi. E’ iniziato così il mio programma di preparazione ormonale e dopo due tentativi di impianto, il traguardo: stavo per diventare 2 volte mamma!
Se è stata una scelta ponederata? No... Molto sentita sì ma ponderata no. Quando desidero qualcosa parto e vado. Sul web ho trovato un'infinità di esperienze vissute, forum di mamme disperate alla ricerca ossessiva di una soluzione che permettesse di provare l’immensa gioia di diventare mamma.
Insomma, quando sono atterrata a Brno ero preparata quasi quanto il medico e senza le paure del caso.
Sono figlia unica ed ho fortunatamente due genitori super. Mamma Emilia mi ha accompagnato in senso fisico ed emotivo nell'impegnativo percorso del primo fallimento e durante gli interventi di espianto ovociti ed impianto embrioni. Una galla insomma.
Papà Gino da casa incrociava le dita. Conoscendo il mio temperamento e la mia indipendenza ha da sempre sostenuto il mio progetto, trasformandosi da in breve non soltanto in un nonno/papà perfetto ma anche in un vero e proprio alleato della mia figura materna.
Tutt'ora i miei genitori sono preziosissimi collaboratori sia in negozio che nella gestione dei twins. Viola e Valerio frequentano attualmente l'ultimo anno della scuola dell'infanzia a Rho. Abitiamo a una decina di chilometri da dove si svolge la nostra giornata, che sono pochi... non negli orari di punta, quindi la nostra mattina è una corsa spietata contro il tempo: mamma si alza, porta fuori Lupo (spitz bebè che abbiamo adottato di recente; giusto per non farci mancare nulla), sfama Sissi (gattona 17enne) e i due pesci rossi. Sgraziatamente i twins si vestono e si "colazionano" autonomamente, fra costanti inni alla velocizzazione che improvviso ogni mattina fra il divertito e l’isterico. Alle 16 si torna da scuola e si va in negozio dove riesco, in qualche modo, a passare del tempo con loro e a portarli, con l'aiuto di nonno Gino, da danza a karate,da musica ad inglese e via discorrendo.
La sera si dorme tutti in un unico lettone... cani e gatti inclusi... sempre in lotta contro il tempo dopo aver piazzato l'intero gruppo sotto la doccia! Insomma una vita di corsa ma mi piace proprio perché è cosí...
A volte mi criticano perché dormire tutti insieme nel lettone non è educativo e mi rendo conto che piace quasi più a me che a loro... Quindi Why not? Sono altre le istruzioni da far loro memorizzare... Forse...
Cì raccontiamo la giornata fino a quando il gruppo intero si addormenta e solo allora posso dedicarmi a qualche minima attività.
V and V ripetono da sempre la storia che ho sempre raccontato: mamma è andata in "pubblica Ceca" e ha comprato due semini, i più belli, perché tanto desiderava averci... Poi le è venuto un bel pancione e noi siamo usciti da un taglio lungo che si vede ancora!!
Tutta verità che credo verrà elaborata con tanta serenità e spontaneità perché non c'è nulla di più naturale di una famiglia che sta bene! I miei bimbi sono sereni e socievoli, hanno un sacco di figure maschili a cui fare riferimento, partendo dal nonno che è un uomo speciale e anche tutte le persone che ci vogliono bene e condividono esperienze di vita... Nella nostra vita.
Stefania D'Elia
Sono mamma di 2 bambini di 5 e 3 (quasi) anni. Sono stata per anni un’impiegata, poi un licenziamento e la mia vita è cambiata.
Ho scelto di cavalcare gli eventi e ho iniziato a scrivere; di me, di noi, delle mamme. Ho gestito per mesi un magazine on-line, ho un blog personale e scrivo articoli che parlano di donne e famiglia su www.trentoblog.it e ora sono alla ricerca di nuove sfide.