Cake Design, l'arte in una torta

Mercoledì 28 Agosto 2013

Il “Cake Design” impazza! Non che la cosa mi riguarda da vicino (con la manualità che mi ritrovo al massimo posso decorare un una tortita preconfezionata con 2 ciuffetti di panna montata) ma è un fenomeno in tale espansione che è impossibile non parlarne.

I social network sono invasi da foto di impalcature più o meno elaborate, corsi e concorsi si inseguono, esperte e meno esperte si offrono come “artiste” per le torte delle feste di compleanno di bambini più o meno grandi... gratis ovviamente, chi si offre, considera quest’arte una piacevole disgressione dalla frenesia domestica: insomma, una volta si facevano chilometri di sciarpe seduti sul divano, oggi si costruiscono torte che a volte (spesso) sembra un delitto tagliare...

Ma c’è chi, da quest’hobby è riuscita a crearsi un secondo lavoro: Elisa, conosciuta dai più come la Bruss delle Torte. E’ trentina d’origine ma trapiantata a Milano per lavoro (il primo lavoro), come lasciarsi sfuggire l’occasione di scambiare 2 chiacchiere con lei in occasione di un corso organizzato proprio nella nostra città?

Confesso è passato un bel po' di tempo da quella intervista e spero che Elisa no me ne voglia. Intanto le cose sono un po' cambiate, tanto che, manda davvero poco e sarà mamma per la seconda volta!

Così sono andata a un suo corso (non serve che strabuzzate gli occhi! Solo per osservare) per cercare di carpire i segreti del mestiere.

Quando arrivo, una piccola folla circonda Elisa: sta spiegando come creare da una pallina molliccia di pasta di zucchero un elegante fiocco per decorare la torta come un grande pacco regalo. Sembra così semplice che sono quasi tentata di provare. Poi noto il suo sguardo, la passione che si legge nei suoi occhi è talmente profonda che è impossibile non rendersi conto che il suo è “un dono”.

Sensazione che poi viene consolidata dalle sue parole “la mia prima torta l’ho fatta un anno e mezzo fa, mio figlio si svegliava ogni ora, e una sera, non volendo andare a dormire per poi svegliarmi subito, mi sono messa ad impastare. Da li non ho mai smesso.

 

Il resto come si suol dire, è storia, impasto dopo impasto, è nata la voglia di condividere con altri la sua passione e di conseguenza la voglia di trasformare quello che era nato come un hobby serale in un vero e proprio lavoro.

Ma come si fa? Come si compie il grande passo? Come si trasforma una passione in un lavoro vero? 

Ho girato la domanda a Paola Piazzi, una giovane professionista esperta di sviluppo locale, che per 5 anni ha seguito un progetto provinciale a sostegno della nascita di nuove attività imprenditoriali.

«La professione di cake designer non trova ancora una sua specifica regolamentazione, essendo questa una professione nuova,  che è nata e ha preso piede molto di recente.

Va prima di tutto chiarito che la legge non permette di creare e decorare torte destinate alla vendita in casa propria, bensì servono locali ad hoc, puliti e sicuri dal punto di vista igienico sanitario.

Se vogliamo quindi fare di questa nostra passione una vera e propria attività imprenditoriale, ben strutturata, il primo passo da fare è quello di affittare o acquistare un locale da adibire all’ attività il quale possegga l’agibilità artigianale. L’attività di pasticceria è regolata in campo igienico-sanitario sia dalle leggi quadro del settore alimentare (L. 30.04.62 n. 283, D.P.R. 27.03.80 n. 327) che da specifiche disposizioni riguardanti il comparto in questione (ad. es. Circ. Reg. n. 4429/48/766 del 15.07.1992). Tale attività è soggetta al preventivo rilascio dell’Autorizzazione Sanitaria ad opera del Sindaco del Comune territorialmente competente, che si ottiene tramite inoltro di apposita istanza. Il rilascio di tale atto autorizzativo è subordinato all’effettuazione di un sopralluogo del Servizio di Igiene Alimenti e Nutrizione che deve verificare la rispondenza dei locali e delle attrezzature ai requisiti igienico-sanitari di legge. Altro passo fondamentale verso il nostro laboratorio artigianale di torte è quello di ottenere l’ HACCP e effettuare un corso per ottenere l’attestato per il personale alimentarista.

Infine bisognerà richiedere la partita iva, che servirà per cominciare l’attività commerciale vera e propria.

Se siete brave a decorare e comunque non potete o non volete avviare un’attività così strutturata come sopra descritto potete optare per una delle seguenti opzioni, che potrete svolgere anche come attività integrative del reddito, ovvero come secondo lavoro.

Potete proporvi a pasticcerie, ristoranti, alberghi come “libere professioniste”, dotate di partita iva, che al momento dell’occorrenza possono contattarvi e commissionarvi il lavoro che eseguirete presso le loro strutture.

Oppure potete proporvi come “cuoco itinerante” una figura professionale che con poca spesa e molta resa vi consentirebbe di fare le vostre creazioni, o dare lezioni di cake design, teoricamente presso il domicilio di chi ve le commissiona.

In tal caso  per realizzare il vostro sogno professionale sarà indispensabile il superamento del corso HACCP sulle norme igienico sanitarie, l’iscrizione  alla Camera di Commercio e l’apertura della Partita Iva, oltre all’autorizzazione sanitaria (DIA) per l'attrezzatura che andrà a costituire il vostro kit di lavoro.

Da esperta professionista nell’avvio di attività imprenditoriali, consiglio a quanti vogliano avviare questa attività, a rivolgersi a dei professionisti del settore in primis per elaborare un piano di impresa (il quale vi permette di pianificare anche dal punto di vista economico finanziario l’attività) e poi per aiutarvi a sbrigare facilmente le pratiche burocratiche di cui abbiamo parlato.»

Tutto chiaro? Quindi se c’è la passione e la voglia... perché non buttarsi?

 

commenta magazine

Stefania D'Elia Stefania D'elia su Facebook

Stefania D'Elia

Sono mamma di 2 bambini di 5 e 3 (quasi) anni. Sono stata per anni un’impiegata, poi un licenziamento e la mia vita è cambiata.

Ho scelto di cavalcare gli eventi e ho iniziato a scrivere; di me, di noi, delle mamme. Ho gestito per mesi un magazine on-line, ho un blog personale e scrivo articoli che parlano di donne e famiglia su www.trentoblog.it e ora sono alla ricerca di nuove sfide.