Camping Internazionale di Bibione

Venerdì 12 Luglio 2013

"Troppo caro". Ecco come avevo liquidato, in un primo momento l'idea di andare al Camping Internazionale di Bibione. E in effetti caro, ad un primo superficiale sguardo lo sembra davvero, soprattutto se non si tiene conto di tutto quello che in realtà offre.

Anche mia figlia, solitamente entusista di tutto ("mamma guarda, un albero!") ha accolto con una leggera freddezza il nostro ingresso nel campeggio "sembra una città, non mi piace" (cosa che mi ha fatto pensare che forse non ho portato abbastanza spesso mia figlia in centro, non ha idea di cosa sia una città).

Ma è bastata qualche ora per stravolgere completamente la nostra opiniore.

Di questo campeggio ci si innamora. Letteralmente. Ne è la prova che ho incontrato tantissimi abituè, famiglie che anno dopo anno prenotano qui le proprie ferie.

Il camping Internazionale di Bibione è il "campeggio per i bambini" tutto è pensato per loro, dal risveglio fino all'ora di andare a dormire le molteplici attività si accavallono impedendo momenti di noia. Una cosa essenziale per chi ha una bimba come la nostra, che ama essere intrattenuta, fare amicizia o, semplicemente, fare parte di un gruppo.

Il campeggio è diviso in 2 parti, purtoppo divise dalla strada principale e questa è una delle sue poche pecche (arginata però dalla presenza di un ponte che unisce il tutto). La parte principale contiene tutto quello che può interessare ad una famiglia:

  • Piazzole grandi e spaziose, alcune davvero molto ombreggiate, altre meno, per venire incontro alle esigenze di tutti;
  • Maxi Caravan attrezzati, anche con la lavastoviglie! Che invidia la mia amica che per una settimana ha alloggiato li!;
  • Un mini market con dei prezzi tutto sommato accettabili per essere il negozio di un campeggio (in ogni caso ci sono 2-3 supermercati facilmente raggiungibili in bicicletta);
  • 1 piscina olimpionica con un grande scivolo a onde, e un gonfiabile;
  • 1 piccola piscina divisa abilmente in 2 aree: una piscinetta bassa per i bambini con, collegata, un'area idromassaggio per i genitori);

  • Un grande lido con 3 piscine: una bassissima per i bambini più piccoli, una alta per i ragazzi più grandi o i bambini che sanno nuotare e una intermedia con 3 piccoli scivoli;
  • Un ristorante, mi spiace ma non so dirvi molto, non ci siamo stati;
  • Il teatro, dove ogni sera ci sono spettacoli e baby dance;

  • Un bazar in cui si trova tutto ma proprio di tutto;
  • L'ingresso alla spiaggia, che, cosa essenziale, è attaccata al campeggio;
  • Bagni, non garantisco sul numero dei servizi, io ne ho contati 5 ma non escludo di essermene perso qualcuno.
    Tutti con bagno e docce per mamme, papà e bambini (i miei figli hanno adorato i mini lavandini, Gaia amava letteralmente l'idea di andare da sola a lavarsi nelle mini docce, e i genitori dei bambini più piccoli erano entusisti delle mini vaschette.), bagno per disabili, scarico per il wc chimico, lavanderia e lavandini per i piatti (leggenda vuole che ci fossero anche le lavastoviglie a gettone, io non le ho trovate, ma se qualcuno potesse confermare o smentire questa voce, ne sarei davvero felice). Nota importante: i bagni erano davvero davvero puliti.

Questa prima parte ha forma di un banalissimo reticolo con la strada principale al centro che collega l'entrata con il mare e le via laterali con le piazzole tutte intorno. Ideale per i bambini che vogliono andare in giro da soli: è impossibile perdersi con dei punti di riferimento così chiari. Le macchine, in ogni caso poche (tranne il sabato mattina che è giornata di arrivi e partenze) vanno a passo d'uomo e le vie sono popolate da piccoli ciclisti che sfrecciano felici.

In quella che io ho deciso di chiamare "la parte nuova" ci sono

  • le casette e le villette (le ho viste solo dall'esterno, per me che amo il campeggio e "la vita fuori dalla porta" fanno un po' troppo villetta a schiera, con poco spazio all'esterno. Ma mi piacerebbe sentire il parere di chi le ha abitate);
  • una grande pineta con 2 parchi gioco e un percorso vita;
  • un campo da calcio;
  • centri per il tiro con l'arco;
  • un cinema (non ci sono stata ma ho visto che trasmettevano film per bambini in italiano, tedesco e inglese;
  • una discoteca (No. Non ci sono stata);
  • un ristorante;
  • una palestra (poco fornita, almeno da quello che mi riporta il marito);
  • Un campo da tennis con un altro piccolo parchetto limitrofo.

Gaia, 6 anni appena compiuti, aveva ancora l'ultimo boccone in bocca che mi diceva "Ciao io vado". Ma vai dove che hai 6 anni?

Già, dove va una bambina di 6 anni da sola in un campeggio? E io che mi illudevo che sarebbe passata una decina d'anni prima di sentire la temuta frase....

Ogni giorno un laboratorio diverso, un gioco nuovo, una scoperta e nuove canzoni. Così tante cose che alcune, come il corso di nuoto tutte le mattine per i bimbi, le ho scoperte sono a fine vacanza.

A noi è piaciuto particolarmente il "corso di cucina", biscotti di pastafrolla una volta, e pane e pizza la volta dopo. Lo sguardo orgoglioso di una bambina che "porta lei il pranzo" è una cosa che ripaga davvero di tutto.

Parlando del campeggio, non posso non parlare dell'infinita disponibilità dell'amministrazione (grazie Jessica, sei ancora la mia migliore amica!), il dottor Alberto che, nonostante le giornate assolutamente piene è riuscito a trovare il tempo per  fare due chiacchiere con me, cosa che mi ha fatto sentire per un attimo una Vip. Mi ha "spiegato il campeggio" e io non posso che riportare la bellissima impressione che ne ho avuto.

Sono i bambini che devono essere coccolati, solo così i genitori possono essere davvero tranquilli, e io posso confermare di aver sempre lasciato Gaia con la massima serenità ai ragazzi dell'animazione.

Si anche quando se la sono portata via su un canotto per andare a visitare proprio la "Perla Nera". Quanto avrei voluto avere 10 anni per poter partecipare anche io alla gita. Gaia come al solito è stata criptica, ma dallo sguardo sognante che aveva una volta sbarcata sulla terra ferma non posso che essere sicura che si sia divertita un sacco.

Poi la vicinanza con il centro (davvero a 5 minuti di  cammino, a prova di bambino piccolo), da la possibilità, in caso di brutto tempo, di fare delle belle passeggiate.

Cosa dire per concludere? Lo consiglio davvero a tutti quei genitori che cercano un campeggio che non è un semplice campeggio, ma un vero villaggio turistico a tutto tondo. A chi ha figli che amano l'animazione, a chi, in vacanza ha voglia di essere coccolato dall'inizio alla fine. Perchè, citando le parole del dott. Alberto "abbiamo deciso di creare un villaggio turistico in cui i bambini sono i veri protagonisti. In cui possono davvero trovare mille cose diverse da fare, e tutto questo, senza dover pagare nulla."

E tra la festa al "luna park" della domenica, il galeone dei pirati del mercoledì, il baby Show del giovedì, la caccia al tesoro del venerdì mattina e tutto il resto, direi che ci sono riusciti davvero bene.

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Stefania D'Elia Stefania D'elia su Facebook

Stefania D'Elia

Sono mamma di 2 bambini di 5 e 3 (quasi) anni. Sono stata per anni un’impiegata, poi un licenziamento e la mia vita è cambiata.

Ho scelto di cavalcare gli eventi e ho iniziato a scrivere; di me, di noi, delle mamme. Ho gestito per mesi un magazine on-line, ho un blog personale e scrivo articoli che parlano di donne e famiglia su www.trentoblog.it e ora sono alla ricerca di nuove sfide.