Storia di una lumaca che scoprì l'importanza della lentezza

Domenica 19 Luglio 2015

Al mare, in una serata in cui eravamo in camper ad aspettare la mezzanotte e i fuochi d’artificio da andare a vedere in spiaggia i bambini mi chiedono: ci racconti una storia? Ma non una di quelle corte, una bella storia lunga!

Non avevo molto a disposizione, a casa abbiamo tonnellate di libri che escono da ogni angolo mentre in vacanza la scelta era decisamente limitata. Tanti libretti da colorare, qualche storia che, effettivamente letta e riletta, iniziava un pochino a stufare, così ho provato a cercare se sul mio fidato Kindle ci fosse qualcosa di adatto a 2 bambini di 8 e 5 anni. Mi è capitata così per le mani un romanzo che avevo caricato un bel po’ di tempo fa ma che poi ho dimenticato Storia di una lumaca che scoprì l'importanza della lentezza di Luis Sepúlveda.

La storia è molto semplice, una sorta di fiaba adatta anche ad un pubblico piuttosto piccolo, racconta di una lumaca che, stufa di essere una lumaca qualunque e curiosa di sapere il perché della loro lentezza lascia la pace e la sicurezza del suo campo di trifiglio e si avventura nel bosco.

Chiede al vecchio gufo, ma neanche lui ha le risposte, sta per perdere le speranze quando il destino la porta a conoscere un animale altrettanto lento: una tartaruga.

L’incontro con la tartaruga le cambia la vita, prima di tutto le fa dono di un nome “Ribelle” e poi la porta a conoscere lo spietato nemico che cancellerà per sempre la vita come l’ha conosciuta. Ribelle ha due possibilità, fuggire insieme alla tartaruga o tornare indietro ad avvertire le sue amiche, le stesse lumache che, quando se ne era andata l’avevano sbeffeggiata e presa in giro.

Nel suo lento viaggio verso casa Ribelle ha modo di avvertire del pericolo gli altri animali del bosco, i quali la ringraziano, perché, se solo lei fosse stata più veloce, non avrebbe avuto modo di fermarsi per avvertirli del pericolo.

Ribelle scopre non solo l’importanza della lentezza ma anche l’importanza del coraggio, dell’inevitabilità del cambiamento, della voglia di sopravvivere.

Una favola semplice, che insegna ai bambini che andare piano a volte è una ricchezza e che i cambiamenti spesso si vedono nelle piccole cose. Insegna anche che, a volte, quello che può sembrare un problema è in realtà una grande opportunità.





Stefania D'Elia Stefania D'elia su Facebook

Stefania D'Elia

Sono mamma di 2 bambini di 5 e 3 (quasi) anni. Sono stata per anni un’impiegata, poi un licenziamento e la mia vita è cambiata.

Ho scelto di cavalcare gli eventi e ho iniziato a scrivere; di me, di noi, delle mamme. Ho gestito per mesi un magazine on-line, ho un blog personale e scrivo articoli che parlano di donne e famiglia su www.trentoblog.it e ora sono alla ricerca di nuove sfide.