The help, un libro che tutti dovremmo leggere

Sabato 10 Agosto 2013

Difficile trovare le parole per descrivere un libro come "The help" di Kathryn Stockett, un libro silenzioso, che parte in sordina, ma che ti incolla alla pagine.

Un libro per molti versi molto duro, ma per altri tenero, un libro in cui l'amicizia abbatte le barriere, come quelle, all'apparenza invalicabili, della segregazione razziale nella Mississippi dei primi anni '60.

Aibileen, domestica di colore che "serve" nella casa di Miss Lefort dove si occupa soprattutto della figlia piccola, un po' bruttina e tremendamente trascurata della donna, è il collante di tutta la storia, colei che unisce Minny la sua più casa amica, una donna che, a causa della sua lingua tagliente ha perso più di un posto di lavoro, finché non trova il suo posto nella enorme e vuota casa di Celia Foote, all'apparenza svampita ma con un grande cuore e Skeeter, ragazza bianca che si trova a mettere in discussione quello in cui ha sempre creduto.

Si perchè Skeeter vuole scrivere, e l'occasione le viene offerta sotto forma di un libro difficile, un libro che cambierà la sua vita, i rapporti con quelle che aveva sempre considerato sue amiche e con la vita in generale, e la vita delle persone che come lei in questo libo credono, tanto da mettere in gioco la propria sicurezza.

The help è un racconto a 3 voci, i punti di vista delle 3 protagoniste si alternano, mostrandoci come la realtà possa apparire tanto diversa se osservata da una diversa angolazione.

Cosa vuol dire essere nero in un mondo di bianchi? Skeeter lo scopre attraverso le parole di 12 domestiche di colore e si ritrova a guardare con occhi nuovi le sue amiche di sempre.

Così capita anche a noi di osservare la vita di Jackson attraverso i loro occhi. 3 modi di guardare le cose che alla fine del libro scopri essere molti di più: un'amica e confidente è anche una persona fredda incapace di provare affetto per una figlia che chiede solo attenzione. Una semplice "domestica" scopri essere una donna uguale a te con la pelle di un colore diverso.

Un tema mai così attuale. Un libro che ci insegna a "guardare la vita con altri occhi" perchè forse ne vale la pena.

Perchè mi è piaciuto così tanto? Perchè ha il sapore di una storia così vecchia che pare appartenere ad un altro secolo (più di una volta mi sono sorpresa a pensare "negli anni '60 era così? E' passata solo una manciata di anni!") per poi rendermi conto che, forse, tante cose non sono cambiate. Il diverso viene ancora guardato con sospetto. E spesso le persone vedono confini dove in realtà c'è solo un mondo da esplorare.

Integrazione. Un termine che sarebbe così bello, che mi riporta alla mente il sapore di 2 ingredienti che insieme sono in grado di creare qualcosa di unico

Skeeter ha capito quello che Aibileen ha sempre saputo: insieme si possono cambiare le cose.

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Stefania D'Elia Stefania D'elia su Facebook

Stefania D'Elia

Sono mamma di 2 bambini di 5 e 3 (quasi) anni. Sono stata per anni un’impiegata, poi un licenziamento e la mia vita è cambiata.

Ho scelto di cavalcare gli eventi e ho iniziato a scrivere; di me, di noi, delle mamme. Ho gestito per mesi un magazine on-line, ho un blog personale e scrivo articoli che parlano di donne e famiglia su www.trentoblog.it e ora sono alla ricerca di nuove sfide.