Come piantare in un vaso... i disegni dei nostri bimbi

Martedì 05 Febbraio 2013

Durante una piacevolissima chiacchierata telefonica mi è capitato di raccontare a Katia del problema con i disegni di mia figlia: sono ovunque, ci ammiccano da ogni angolo della casa sono appesi su armadi e muri, nascosti in mezzo ai libri, racchiusi in un borsone, sparpagliati sul pavimento...

Katia, ha colta volo la mia richiesta di aiuto, e ha creato questo lavoretto da fare con i bambini.

Sono Katia, Laureata educatrice e specializzata in gestione aziendale. Dopo esser diventata mamma ho lasciato questi "pianeti" per dedicarmi alla mia passione creativa! Invento gioielli e oggetti decorativi con tecniche sempre nuove e riuso materiali più diversi. Ma credo che non ci sia niente di più affascinante dei disegni dei bambini! Il mio blog artoleria mi ha dato l'opportunità di scrivere e condividere le nuove scoperte!

Nella mia esperienza di mamma ho contemplato gioiosa mia figlia mentre disegnava, per decine e decine di volte. Decine, ma anche centinaia!

I bambini piccoli sono produttori infaticabili di disegni! Non sbagliano un colpo, non scartano quasi nulla, e qualche volta ho perfino il sospetto che lo facciano per noi!

 

Producono producono...ma poi tutti quei disegni che fine fanno? Voi li conservate tutti? Io ci provo! Confesso, ho sacchettoni pieni di disegni e pochissimo spazio! Nel tempo li ho appesi, incorniciati, chiusi in cartelline rigide, ma MAI propriamente selezionati e buttati via. Mi parrebbe un sacrilegio!

La questione è che amo il colore e l’astrattismo! Ma forse non tutti sono come me? Forse una soluzione molto semplice, per valorizzare i disegni, senza doverli per forza conservare intatti, l’ho trovata, e oggi ve la dimostro:

 

Questo è il materiale che serve:
disegni scelti,
una matita,
forbici,
scotch trasparente,
bastoncini/cannucce
E questo è il risultato che vogliamo ottenere.

Ho preso la mia quattrenne da una parte, le ho spiegato bene come stanno le cose (lo spazio, i disegni, la crescita... eccetera) e ci siamo messe a fare un’attenta selezione delle “macchie di colore” e dei disegni.

In generale vanno bene quelli astratti, ma poi alla fine vanno bene quelle che i bambini sono disponibili a veder trasformati. E forse dopo la prima volta saranno più entusiasti di tagliare i propri disegni! Abbiamo individuato la parte di disegno da valorizzare e l’abbiamo scontornata con una matita. Con le forbici abbiamo creato una forma un po’ irregolare, in base alla sagoma del disegno prescelta. Abbiamo scritto dietro il nome, e anche il soggetto del disegno dove ce n’era uno.

In seguito l’abbiamo plastificata con lo scotch. Sia davanti che dietro, per darle rigidità. L’ho fatto io. Stando ben attenta a fare un lavoro preciso, senza pieghe né bolle. E tagliato via l’eccesso di scotch tutto intorno. Alla fine abbiamo attaccato un bastoncino o una cannuccia colorata sul retro.

L’effetto è quello di piume, o fiori se tenuti insieme in un vaso. E’ un’alternativa per portarsi in ufficio i disegni dei propri bambini, un modo carino per esporli in casa, un’idea personalizzata per un chiudi-pacco per i regali di altri bambini o di adulti. In questo modo il disegno resterà come un regalo nelle mani di chi lo riceve e molto più a lungo!

Vi potete anche sbizzarrire a sovrapporre ritagli o coriandoli ai disegni prima di plastificarli, fa un effetto molto speciale!

Cosa dite, vi è piaciuta la versatile idea? A presto allora! Con la promessa che se provate condividete il risultato ok?

Katia

Che ne dite di inviarci le opere d'arte dei vostri bimbi? Scrivete a stefania@bbmag.it.

Il quadretto con il tenero sole giallo è di Mafalda Laezza.

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Stefania D'Elia Stefania D'elia su Facebook

Stefania D'Elia

Sono mamma di 2 bambini di 5 e 3 (quasi) anni. Sono stata per anni un’impiegata, poi un licenziamento e la mia vita è cambiata.

Ho scelto di cavalcare gli eventi e ho iniziato a scrivere; di me, di noi, delle mamme. Ho gestito per mesi un magazine on-line, ho un blog personale e scrivo articoli che parlano di donne e famiglia su www.trentoblog.it e ora sono alla ricerca di nuove sfide.