Questa non è una recensione al libro “STEVE JOBS”

Sabato 01 Dicembre 2012

(…e la Apple non mi paga,purtroppo!)

Io non sono mai stata una fanatica di tecnologia anche se mi piace capirne un po’. E non ho mai dormito fuori da un negozio per accaparrarmi un telefonino che costa uno sproposito per l’uomo medio italiano anche se ho risparmiato da potermelo comprare .

Tantomeno ho pensato di suicidarmi quando, poverino, è morto Steve Jobs. Sinceramente per il mio background di studi/lavorativo la mia strada non ha mai incrociato direttamente la Apple se non per qualche visita agli Apple Stores in giro per il mondo (se ne aveste mai bisogno quello di Covent Garden è molto accogliente in una fredda sera londinese di dicembre…).

Poi strane coincidenze in pochi mesi mi hanno catapultato in Rete, in un modo diverso da quello finora usato per motivi lavorativi ed io, che pensavo che la parola “virale” si potesse riferire solo alle influenze di mia figlia o che web 2.0 fosse un nuovo computer, avendo ormai tempo in abbondanza, causa disoccupazione, senza quasi accorgermene, in un lento processo di studio mi sono appassionata ad una realtà che ancora in molti considerano uno “svago” o peggio una “perdita di tempo”, riempiendo così il vuoto che si era creato all’improvviso nella mia vita.

 Perché è pur vero che non si finisce mai di imparare. E mi sono resa conto che tantissime donne, soprattutto mamme, hanno trovato in questi argomenti una valida ragione per mettersi alla prova, per creare, per comunicare e costruire inventandosi giorno dopo giorno con grinta , fantasia e determinazione.E fatica, tanta fatica. Ma queste cose a volte le donne le fanno… Chi mi conosce sul web ormai sa che sono facile alle divagazioni e spesso salgo montagne di pensieri per poi ritornare giù alla strada maestra. E ovviamente l’ho fatto anche qui, poteva essere diversamente? E niente il punto è che inevitabilmente sono arrivata anch’io (in ritardo ovvio) a comprarmi quel bel mattone bianco di circa 600 pagine scritto da Walter Isaacson su cui campeggia sorniona la faccia da secchione intellettuale con occhialino trasparente di un certo signor Steve Jobs, che, pace all’anima sua, è riuscito a fare della sua biografia autorizzata l’ennesimo e ultimo lancio promozionale di un prodotto: lui stesso. Beh lasciatemi puntualizzare che io non ho la pretesa di parlare del libro in termini di analisi, psicologici e tecnici o qualsivoglia recensione. Insomma la serietà la lascio ai competenti, schiera di cui io non faccio parte. Ma voglio solo dire ai ritardatari come me che se non leggono questo libro (Steve Jobs di Walter Isaacson edito da Mondadori) non capiranno mai cosa è successo e come siamo arrivati oggi alla realtà in cui viviamo e in cui i nostri figli nascono e continuamente si evolveranno.

Permettetemelo cavolo: questo genio vegetariano che non disdegnava le droghe, con la lacrima facile e tanta faccia di culo, nonché un’arroganza e sicurezza immensa unita ad un ego spropositato (un po’ stronzo diciamolo pure), che nei momenti di stress immergeva i piedi nel water per rinfrescarseli e passava sulle persone come uno schiacciasassi, ha saputo divenire il Messia di una nuova era informatica prima e di un nuovo modo di vedere il mondo dopo, con il marketing rubato sotto il braccio e la perfezione e il design come slogan. E davvero ha cambiato il mondo. In pochi anni siamo passati dall’età della pietra alla fantascienza in senso lato! Se si potesse molti lo farebbero santo. Leggendo la sua storia leggi la storia di un’era e dell’evoluzione dei tempi con tutte le conseguenze immense che ne sono derivate, che oggi ci sembrano così scontate che non sapremmo mai farne a meno.

In conclusione ora quando accendo il mio pc sento di partecipare nel “fare una tacca nell’Universo” ( e non solo nella bolletta energetica), penso al mio pc Gates col desiderio di permettermi poi un bel pc Jobs per entrare ancora di più in quel “sistema chiuso” (cari della Apple dopo quest’articolo potreste pure essere un tantino riconoscenti no …!?) Perchè in fondo anch’io voglio mettere in pratica nel mio piccolo il consiglio di Jobs:”Stay hungry. Stay foolish

P.s. Faccio presente che non ho letto nemmeno 50 sfumature di grigio. Tanto lo hanno letto tutti e, a parte un aumento di vendite per i sexy shops, non mi risulta abbia portato benefici all’umanità...

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Annalisa Mannara

Dopo anni di lavoro al momento sono disoccupata, quindi mi dedico completamente a mia figlia, che ha 4 anni. Mi piace scrivere e sono brava ad ascoltare le persone.

Sul mio blog mammamiacosafaccio?! mi diletto a scrivere un po’ tutto quello che mi passa per la testa…è il blog di una mamma rimasta disoccupata e alla ricerca di lavoro!.