Il valore di un bambino...

Sabato 07 Novembre 2015

C'è qualcosa che non va nel sistema scolastico.

S. ha 5 anni e mezzo (ne fa 6 a gennaio) ed è piuttosto tappo, cosa che lo aiuta perché grazie al suo baricentro basso, ha tantissimo equilibrio e si arrampica come una scimmia ovunque. Ha anche perfettamente chiari i suoi limiti, la mamma ha smesso di angosciarsi ogni volta che fa qualcosa perché finora non è mai caduto ne si è fatto male: pondera, guarda, valuta e quando si butta significa che è convinto di quello che sta facendo.

Se ne è accorta in un parco avventura; il fatto che fosse legato alle corde le ha lasciato la tranquillità di non controllare ogni suo passaggio e non ha avuto problemi. Quindi ha capito: si deve fidare di lui.

E' indipendente, l'altro giorno si è preparato un panino con la cioccolata. Da solo, ha preso il pane, la crema, il cucchiaio e si è fatto il panino, la mamma era fuori a stendere e lo ha trovato seduto a tavola che mangiava. Si era pure preso la tovaglietta.

Ha senso dell'orientamento fortunatamente, perché non ascolta nessuno e ama esplorare. Va e torna. A volte alla mamma piglia l'ansia ma le piace che sia indipendente. Ovviamente solo in posti che non sono pericolosi.

Ha imparato ad andare senza rotelle a 4 anni, nuota ma manca completamente di uno stile, si tuffa anche di testa, anche se si assicura sempre che siamo nei paraggi perché gli hanno spiegato che con l'acqua non si scherza e che un adulto deve sempre essere vicino a lui. Altrimenti si torna a casa!

Compra tutti con un sorriso, è socievole, leale, presta i suoi giocattoli, saluta tutti, ed è entusiasta.

Insomma è un bambino come tantissimi altri, forse come tutti gli altri, per me sicuramente speciale ma per chi lo vede per la prima volta è solo un semplice bambino con 2 grandi occhi da cerbiatto.

Va a logopedia da 2 anni perché parla male, non si capisce il motivo, non ha problemi a livello cognitivo ma ha problemi a dire alcune lettere e quindi si mangia metà delle parole, anche se il lessico è buono, mi ha detto la sua logopedista.

Non gli piace neanche disegnare e la matita la tiene in mano per pochi minuti prima di ricominciare a fare attività per lui più interessanti, Magari giocare in camera con i suoi gormiti, perché a lui piace giocare da solo, non ha bisogno costante di qualcuno che gioca con lui.

A settembre dovrà andare a scuola, e la sua maestra alla materna ha detto: "se non comincia a parlare meglio non so come presentarlo". Quindi è solo questo un bambino? Un bambino è quello che dice e quanto lo sa dire bene?

A me questa cosa mette tristezza, ma non solo per lui, ma per tutti i bambini a cui viene negata la possibilità di essere semplicemente sè stessi.




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