Le 10 cose da non dire mai ad un lettore compulsivo

Giovedì 23 Aprile 2015

Un lettore compulsivo è una persona mediamente molto tranquilla, preferisce leggere un libro che guardare un film, in autobus legge, non guarda il cellulare. E se dice che ha voglia di rivedere un “vecchio amico” magari sta pensando di rileggere (per la centounesima volta) il suo libro preferito.

Ma ci sono cose in grado di farlo arrabbiare e molto, ecco alcune cose da non dire mai ad un lettore compulsivo, a meno che, ovviamnete, la vostra intenzione non sia quella di vederlo molto, molto arrabbiato.

1. Per me tu leggi troppo" detto, ovviamente, da chi non legge mai e che ti vede come una saccente solo perché hai citato l'ultimo libro che hai letto. Un lettore si sottolinea le frasi preferite e non vede l’ora di poterle citare. Chi sei tu per togliergli questa gioia?

2. Volevo leggere il libro, ma poi ho visto il film e non mi è piaciuto. Partiamo dal presupposto che, a parte qualche raro, rarissimo caso, un film sta ad un libro come le lasagne surgelate stanno alle lasagne della nonna. Sono 2 cose che stanno su due pianeti diversi, e solo metterli sullo stesso piano è un insulto.



3. Ah si, quello l'ho letto! E’ quello che finisce che... Se hai terminato la frase sei fortunato. Significa che il lettore non aveva oggetti contundenti a portata di mano.

4. Non ho mai letto un libro in vita mia, a me non piace leggere! Questa frase crea attacchi d’ansia, panico e isteria. Voglio dire, un lettore è consapevole che non a tutti piace leggere, ma incontrare una di queste persone è sempre un’esperienza destabilizzante.

5. Mi piacerebbe leggere, ma non trovo mai il tempo! Se vuoi leggere, il tempo lo trovi. Che sia qualche pagina prima di andare a dormire, mentre sei in bagno a fare quelle cose che si fanno in bagno, mentre mescoli il risotto o sei sull’autobus che ti riporta a casa. Sei impegnato, ci sta, ma nel corso della tua giornata ti capiterà di fermarti un attimo a fare qualcosa per te? Ecco c’è chi in quei momenti guarda la tv, c’è chi da un’occhiata a Facebook, e c’è chi legge.

6. Beata te che hai tempo per leggere, io ho un sacco da fare! Stai forse dicendo che io non ho nulla da fare? No dai.. parliamone!

7. Come fai a leggere questa roba? Fa schifo! Perché? Perché si! Odio chi insulta e non motiva, in tutti i campi. Di solito chi si lascia in questi commenti sono persone che non hanno mai letto il libro in questione, ma che si basano su qualche recensione trovata qui e li o su qualche preconcetto personale.

Intendiamoci, ci sono libri, e tanti, che ho iniziato a leggere e che ho abbandonato (credo fortemente nella libertà di abbandonare un libro), ma di solito riesco a motivare le mie scelte: a parte qualche caso è più una questione di stile di scrittura, che di trama, perché, se è scritto in modo coinvolgente riuscirei a trovare interessante anche una ricetta medica.

8. Io l’autore xxx non lo sopporto, non ho mai letto niente di suo, ma ho trovato una recensione on line che lo aveva stroncato! Vale lo stesso discorso di sopra. Ok, con qualche eccezione. Ultimamente con l’apertura del mercato indipendente e grazie alla possibilità di autopubblicarsi i libri, sulla piazza si trovano davvero delle cose che si possono tranquillamente definire, imbarazzanti.

9. Per rilassarmi leggo Proust, la letteratura commerciale proprio non la capisco. Ma se un libro viene letto da milioni di persone in tutto il mondo, e piace, ti capiterà di pensare che forse una possibilità potresti dargliela?

10. Se leggi troppo poi perdi il senso della realtà. Deve essere vero, una frase così arriva direttamente dai miei incubi.





Stefania D'Elia Stefania D'elia su Facebook

Stefania D'Elia

Sono mamma di 2 bambini di 5 e 3 (quasi) anni. Sono stata per anni un’impiegata, poi un licenziamento e la mia vita è cambiata.

Ho scelto di cavalcare gli eventi e ho iniziato a scrivere; di me, di noi, delle mamme. Ho gestito per mesi un magazine on-line, ho un blog personale e scrivo articoli che parlano di donne e famiglia su www.trentoblog.it e ora sono alla ricerca di nuove sfide.