Parchi gioco accessibili, una necessità per i bambini

Sabato 12 Aprile 2014

I parchi gioco sono territorio dei bambini? Dovrebbero, ma nella realtà non lo sono, o meglio, non lo sono per tutti i bambini. Ci sono troppi bambini a cui il diritto al gioco viene negato. Nel 2014 ci sono ancora pochi parchi gioco accessibili a tutti i bambini. Ai bambini con disabilità non viene spesso permesso di frequentare parchi in cui sia loro possibile giocare come e con tutti i bambini.

Del problema dei parchi gioco accessibili se ne stanno occupando Claudia e Raffaella, 2 mamme meravigliose.

Non ho conosciuto Claudia e Raffaella per un soffio. O meglio, ci siamo incrociate, guardate negli occhi, quasi sorrise e poi scrociate. Abbiamo dormito insieme (Indimenticacabile Notte al Museo) ma purtroppo non ci siamo parlate fino al giorno dopo (per quel che riguarda Claudia) quando un'amica in comune su Facebook ci ha presentate.

Che dire? Per quel che riguarda me è stato "amore a prime parole". Sono passati ormai 4 mesi da quella bella esperienza, 4 mesi in cui abbiamo scambiato link e chiacchiere. Poi Claudia ha condiviso un link al suo blog in cui  chiede parchi giochi accessibili a tutti i bambini, disabili compresi.

Parchi gioco accessibili a tutti i bambini: ipovedenti, con difficoltà motorie o altre disabilità. Ci ho pensato, e molto attentamente, non mi ero mai posta il problema che per alcuni bambini il diritto a giocare al parco viene negato per la mancanza di giochi adatti. Quello che per alcune persone è quotidianità per me è stata una vera rivelazione.

Ora sono più attenta, ora mi guardo intorno con sguardo critico. Ora ho conosciuto una realtà che prima ignoravo. Da qui la volglia e la necessità di far conoscere questa realtà a più persone possibili, noi abbiamo pensato di dare il nostro contribito, e lo abbiamo fatto con questa intervista doppia (suddivisa in 2 articoli perché le cose da dire sono davvero tante). La nostra speranza è che apra gli occhi a tanti di voi e che presto i parchi gioco siano realmente il territorio di TUTTI i bambini.

Cosa significa gioco accessibile nel 2014?"

RAFFAELLA Nel 2014 non dovremmo più parlare di gioco accessibile. Sono giochi punto!

CLAUDIA Confesso che non conosco la definizione esatta di gioco accessibile, per fortuna esistono siti in cui sono elencate le caratteristiche che deve avere un parco di questo genere. Per me, semplicemente, un gioco accessibile deve poter essere utilizzato da tutti i bambini, indipendentemente dalle loro abilità/capacità. Ho trovato bellissimo il dossier che è stato scritto sul parco inclusivo della città di Jesolo.

Potete visionare le linee guida “Stessi Giochi Stessi Sorrisi” e scoprire che devono essere installate delle rampe di accesso ai giochi per permettere ai bambini in carrozzina di salire e interagire con i compagni, che i percorsi che portano ai vari giochi devono essere pianeggianti e livellati, che bisogna prevedere dei posteggi per disabili nelle vicinanze del parco, che si possono installare altalene a cesto al posto di quelle classiche, che è meglio scegliere giochi a molla con schienale e protezioni laterali, … Sono tanti piccoli accorgimenti che permettono ai bambini, tutti, di giocare insieme.

Secondo voi, a quali tipi di disabilitá infantile devono essere rivolti i parchi gioco?

RAFFAELLA Non penso ci sia una disabilità più importante di un'altra verso la quale indirizzare la creazione di un parco giochi. Ci sono bambini con disabilità motorie e/o mentali, ma ci sono anche bambini normodotati più o meno abili.....Un pannello sensoriale può essere utilizzato da un bambino cieco come da un bambino con ridotta capacità motoria nonché da un normodotato; un’altalena con schienale e cinture di sicurezza può essere utilizzata da bambini disabili ma anche da bambini di 2/3 anni, così come un’altalena per carrozzine.

CLAUDIA A tutti i tipi anche se mi rendo conto che è difficile pensare a un gioco che possa essere utilizzato contemporaneamente da bimbi con tipi di disabilità differenti. Penso che l’importante sia iniziare a prendere in considerazione l’idea che esistono giochi inclusivi, che si possono installare nei  parchi delle nostre città, che semplici accorgimenti possono permette a tutti anche solo di riuscire a raggiungere un gioco. Attualmente non solo i giochi non sono fruibili, spesso non sono neppure raggiungibili da chi ha disabilità motorie. Un piccolo gradino o un terreno dissestato sono grossi ostacoli per alcuni bambini.

Riferiamoci alla disabilità, quali pensate siano i giochi più adatti e che mancano?

RAFFAELLA Personalmente ho notato che hanno avuto molto successo negli ultimi anni quelle strutture gioco con due torri scalinata percorso "marines" scivolo.... o comunque sviluppati in alto, per un gioco ad almeno un metro d'altezza, ben vengano! Ma perchè non affiancarci anche un Nidondolo?: un grande "cestone" in cui i bimbi, ma anche gli adulti!, possono stendersi, salire a carponi, star seduti, e con un leggero movimento oscilla e ruota... naturalmente in sicurezza!

CLAUDIA  Di giochi adatti a bambini disabili ce ne sono davvero tanti, il problema è che nei parchi gioco classici solitamente non c’è neppure un gioco adatto a chi ha problemi motori o di altro genere. Perché non cominciamo a installare qualche altalena a cesto o almeno a eliminare le barriere architettoniche che impediscono addirittura di accedere al parco stesso. Personalmente preferisco i giochi in cui i bambini possono salire tutti insieme, anche una semplice casetta, o installazione simile, è un gioco carino perché permette ai bimbi di usare la fantasia e diventare delle piccole mamme e dei piccoli papà che giocano alla famiglia.

Come è possibile eliminare le barriere in un parco? Quali sono i primi passi da svolgere?

RAFFAELLA Il prima passo ovviamente sarebbe non creare barriere architettoniche!

In molti casi basterebbe sostituire gli scalini dei marciapiedi o di delimitazione per accedere al parco con uno scivolo. Predisporre un "vialetto" per raggiungere i giochi (l'erba è stupenda ma in carrozzina o con ridotte capacità motorie diventa un terreno impraticabile).

CLAUDIA Sicuramente si può chiedere il parere di un esperto o farsi aiutare da associazioni che si occupano di disabilità ma a volte basta davvero poco: eliminare gradini, predisporre vialetti pianeggianti, installare un fondo “morbido” che attutisca le cadute.

Come dovrebbero essere i giochi? E la struttura del parco?

RAFFAELLA I giochi naturalmente devono essere certificati e sicuri e la struttura.... beh, piccolo o grande che sia l'area verde destinata al gioco ci sono veramente tantissime soluzioni e tipologie di giochi, e ditte e tecnici specializzate proprio in giochi accessibili!!!! (Hags - Giochisport - Greenarreda)

Solo a guardare i cataloghi di questi giochi si illuminano gli occhi di noi adulti, figuriamoci la reazione di un bambino!

CLAUDIA Ti rispondo da mamma, non sono un’esperta e non conosco le buone regole per la realizzazione di un parco accessibile. Posso semplicemente dirti cosa ho imparato osservando e leggendo. So per certo che un bimbo con difficoltà motorie difficilmente riuscirà ad arrampicarsi su scale a pioli o pareti verticali in corda. So che spesso i parchi non hanno vialetti pianeggianti e piastrellati su cui possono agevolmente passare le carrozzine. So che i giochi possono essere posizionati a diverse altezze e se non sono troppo in alto anche un bimbo seduto in carrozzina può divertirsi senza l’aiuto di nessuno. So che esistono giochi sonori che possono essere divertenti per chi non può vedere ma solo sentire così come esistono giochi tattili e tanti altri ancora.


Stefania D'Elia Stefania D'elia su Facebook

Stefania D'Elia

Sono mamma di 2 bambini di 5 e 3 (quasi) anni. Sono stata per anni un’impiegata, poi un licenziamento e la mia vita è cambiata.

Ho scelto di cavalcare gli eventi e ho iniziato a scrivere; di me, di noi, delle mamme. Ho gestito per mesi un magazine on-line, ho un blog personale e scrivo articoli che parlano di donne e famiglia su www.trentoblog.it e ora sono alla ricerca di nuove sfide.