Caro babbo Natale... Le letterine dei bambini

Mercoledì 25 Dicembre 2013

Caro Babbo Natale,

non ho preparato una letterina con i miei desideri quest’anno, e mi dispiace. Forse sono troppo pigra perfino per chiedermi che cosa desidero, in questo periodo di spese pazze! Perché c’è da pensare ai genitori, il marito, la sorella, la suocera, gli zii, le amiche, la dottoressa, la cugina, e in questo turbinio di pacchi e pacchetti, il regalo per me passa in secondo piano. Per fortuna almeno per i bambini è facile trovare i regalo: loro la scrivono sempre, la letterina! …

Ma siamo proprio sicuri che sia sempre facile, lasciare carta bianca ai nostri bambini? Perché ci sono gli amanti degli animali:

“Caro Babbo Natale, io voglio un dinosauro che mangia i bambini” ha chiesto Camilla, 2 anni e mezzo. E ora sono proprio curiosa di sapere quale giustificazione plausibile si inventerà Babbo Natale. Perché magico sarà anche magico, ma poverino, ha dei limiti anche lui.

“Caro Babbo Natale, vorrei tanto un elefante rosa in carne ed ossa. Non ti preoccupare per lo spazio, ho deciso che lo terremo in balcone”, specificava invece Francesca, a 3 anni, con profonda saggezza. E chissà che cosa si sarà inventato Babbo Natale, visto che in questo caso l’estinzione della specie non poteva essere invocata.

Alessandra ha chiesto una giraffa da tenere in giardino, mentre Bianca preferisce un pony per la sua camera da letto. Olindo invece, a 3 anni preferiva essere trasformato direttamente in un pesce, così da potersela vedere lui con chi più gli piaceva, giù in fondo al mare.

Poi ci sono gli altruisti: “Caro Babbo Natale, vorrei una lavatrice per la mamma e una renna per il papà” ha chiesto Matilda, 3 anni, oltre a chiedere “del legno se ce l'hai, visto che vivi in una foresta. Ma te come fai a entrare?” ha aggiunto infine. Che poi siamo ancora qui a chiederci che cosa se ne debba fare, il papà, con una renna, e magari pure Matilda con del legno.

Chiara, 4 anni vorrebbe per la sua mamma una mamma in più che cammina, “così la aiuta a fare i mestieri.”

Ci sono quelli creativi: “Caro Babbo Natale, voglio tutte cose blu”, ha chiesto Samuel, 4 anni. Salvo poi cambiare idea ad una settimana da Natale e confessare alla mamma che il blu non gli piace più, e preferisce il rosso.

Gaia, 4 anni, preferisce piuttosto una bacchetta magica e "delle ali vere per volare per davvero". Matteo, 3 anni, chiede il camion dei soldati. La mamma è già lì che sorride per la semplicità della cosa, e invece lui specifica: “ma di quelli grandi che ci si possa montare sopra e guidare davvero

Il fratello di Daniela, 4 anni, ha chiesto invece un cacciavite per poter svitare l’ombelico della sorellina appena nata.

E infine ci sono i golosoni: Viola, 2 anni e mezzo, vuole con tutta se stessa “il ghiacciolo di Peppa Pig”. Inutili i tentativi della madre di spiegarle che sotto l‘albero si sarebbe sciolto. Vedremo che cosa si inventerà Babbo Natale per soddisfarla. Molto più pratico è invece Alessandro, 3 anni e mezzo: “Caro Babbo Natale, voglio che mi porti una scala. Così mi posso mangiare tutte le caramelle che la mamma nasconde sempre sopra il frigorifero.”

E poi c'è Dede, 5 anni. Lui può essere annoverato fra gli altruisti-animalisti, e di rado chiede cose per sé, mentre impone i regali per il fratello. “Io e Macco vorremo un zoo a giocattolo e un pesciolino e per Macco un serpente a giocattolo e un panda a giocattolo.” Lui si è premurato di specificare che serpenti e panda devono essere giocattoli, e io ho pensato che fosse una specificazione buffa e superflua, con la mia mente da grande. Ma visti i casi su citati devo ammettere che tale dettaglio non è affatto trascurabile e soprattutto... mi è andata proprio bene!


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Rachele Racconta

Rachele è un'ex marchigiana, ex bolognese, e (finalmente!) ora è pure una ex milanese. Si è trasferita in Germania da pochissimo, al seguito di un marito lavoratore e due piccoli pestiferi italianissimi, di 3 e 5 anni.

Nella fase di "luna di miele" del primo periodo dal trasferimento, vi mostrerà che esistono cose... che voi italiani non potete neanche immaginare! Potete seguire le sue peripezie quotidiane sul blog Rachele Racconta.